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Scritto da Dott. Luca Poli

Il Ministero della Giustizia ha diffuso i primi dati relativi alla mediazione. è opportuno sottolineare fin da subito che la rilevazione è stata effettuata su un periodo molto breve (dal 21 marzo 2011, giorno di entrata in vigore dell’obbligatorietà ex art. 5 D.Lgs. 28/2010, al 30 aprile 2011), e si basa su una proiezione effettuata con i dati di 170 organismi sui 259 interrogati.

Prima di tutto è importante osservare come in poco più di un mese siano state gestite, tra iniziali e iscritte, 5.894 domande di mediazione. Secondo la Direzione Generale di Statistica del Ministero, nel caso dovesse essere confermato questo trend, nei primi 12 mesi dovrebbero essere avviati circa 280.000 procedimenti. Quando la mediazione diverrà obbligatoria anche in materia di condominio e risarcimento danni da circolazione, ogni anno dovrebbero essere trattati oltre 600.000 tentativi di conciliazione.

Delle prime 5.894 mediazioni rilevate, 1.336 erano state definite mentre le altre 4558 risultavano ancora pendenti.

L’accordo è stato raggiunto nel 23% dei casi. Questo dato però tiene conto anche delle numerose volte in cui la controparte non ha voluto aderire al procedimento. Infatti, quando tutte le parti decidono di sedersi attorno a un tavolo per tentare la conciliazione, il tasso di successo sale al 70%.

Dai primi dati in possesso del Ministero il valore medio delle controversie è stato di circa 77.000 euro. Come si vede, quindi, non vengono trattate solo cause bagatellari.

Veniamo ora alla vexata quaestio della presenza dell’avvocato: in mancanza di tale obbligo il 73% dei proponenti la domanda si è fatto assistere da un avvocato, mentre solo il 26% degli aderenti si è presentato con il proprio legale di fiducia.

Come ho detto i dati si riferiscono a un periodo limitato di tempo, ciononostante questa prima rilevazione sembra confermare la validità della mediazione quale sistema alternativo di risoluzione delle controversie.